IL PATRIMONIO CULTURALE DEGLI ARCHIVI PARROCCHIALI DI GERANO

GIOVANNI CENSI, Il patrimonio culturale degli archivi parrocchiali di Gerano, Editrice A.M.O.S, Castel Madama (RM), 2017 (cm 14×21,6), pagine 408, numerose illustrazioni in bianco e nero, senza indicazioni di prezzo.
Recentemente Don Giovanni Censi ha fatto dono di questi suoi due volumi alla biblioteca di AEQUA. Nel primo si presenta ed analizza l’archivio parrocchiale di Gerano. La ricerca si sviluppa su faldoni datati dal 1611 fino ai giorni nostri, ripercorrendo anche le vicissitudini della prima metà del 1900 con i caduti delle guerre mondiali: un enorme lavoro di catalogazione e rielaborazione. Il gusto per la ricerca è frutto di una curiosità pensante che non  si arrende al luogo comune del “così è sempre stato”, desiderando che tutti possano venire a conoscenza  dell’esistenza degli archivi e magari di poterli consultare per una ricerca storica sulla propria famiglia.
È stata la grande assise dei vescovi radunati nel Concilio di Trento (1545-1563) a prescrivere ai parroci di raccogliere in registri selettivi l’attività liturgico-sacramentale della parrocchia, per facilitarli nel loro delicato compito pastorale. In tal modo sono nate le grandi raccolte degli Atti di Battesimo, Cresima, Matrimonio, Morte, Stato d’Anime (Anagrafe ecclesiastica), Inventari di Beni, Elenchi Reliquie dei Santi venerati, Legati per celebrazioni di messe, Statuti, Verbali e contabilità delle Confraternite e delle Associazioni, Visite Pastorali, Attici civici del tribunale e Documentazione dei lavori sulle Chiese, ecc., che fotografano l’incipiente rinnovamento spirituale e la vita socio-economico di una comunità. Oltre a gratificare la presente generazione, tale lavoro sarà utile per quelle future, affinché ci si possa continuare a sentir parte di un continuum umano e spirituale (Luca Verzulli).