IL DANNO DATO – IL CASO RIOFREDDO

GABRIELE ALESSANDRI, Il danno datoIl caso Riofreddo, I Quaderni di Lumen n.63, Pietrasecca di Carsoli (AQ),2015. Questo libro dello studioso di Riofreddo, nonché socio fondatore e collaboratore di AEQUA, Gabriele Alessandri, ci narra di un epoca che sembra collocarsi in tempi remotissimi nonostante il suo argomento, i “danni dati”, fosse ancora di una certa importanza fino agli anni del secondo dopoguerra.

Ma cos’è il “danno dato”? Ce lo spiega l’autore all’inizio del suo volume: è il delitto di coloro che dolosamente devastano, guastano o corrompono gli altrui beni mobili od immobili senza fine di lucro e senza commettere incendio od altro delitto, che abbi un nome particolare dalla legge”, ossia erano i reati relativi ai danneggiamenti, dolosi o colposi, delle terre comunali o private e delle relative coltivazioni, provocati da persone o animali. Spesso infatti le tante mandrie di capre, pecore, maiali, cavallie/o buoi (per non parlare degli animali da cortile… )presenti nel passato a Riofreddo e nei paesi confinanti si portavano (o venivano portate) nei campi coltivati o negli orti dove chiaramente recavano pesanti danni alle coltivazioni. Per questo le varie Amministrazioni Comunali e gli Statuti cercavano di dissuadere queste condotte con multe e punizioni varie. Nel 1863 la Magistratura locale decise di incaricare il consigliere don Antonio Sebastiani perché proponesse una riforma di tutta la materia servendosi anche dell’aiuto di persone esperte presenti nel paese. Si cercava in questo modo di porre termine alle illimitate pretese degli allevatori, all’astuzia di chi provocava il danno, alle varie opinioni, leggi e regolamenti che contribuivano a rendere incerto, doloso e litigioso l’operare di tutti.

Il libro si compone di quattro parti:

1) Il Danno Dato dal bestiame pascolante nel territorio;

2) Antonio Sebastiani;

3) La Relazione del Sebastiani e i suoi quattordici allegati;

4) L’approvazione della Relazione. Alessandri ha utilizzato documenti dell’Archivio di Stato di Roma, dell’Archivio Storico di Riofreddo e dell’Archivio privato della famiglia Sebastiani Del Grande. (Luca Verzulli)