Civita d’Antino

JOHANNES JORGENSEN. Civita d’Antino
D’Abruzzo Edizioni Menabò, 2005, pp. 80, ill. b. e n. nel testo, Euro 6,00.

Questo piccolo paese si trova tra Collelongo e Civitella Roveto in provincia de L’Aquila. Nel 1883 venne scoperto dall’artista danese K. Zahrtmann e da allora divenne un centro frequentatissimo dai pittori e scrittori danesi, norvegesi e svedesi. Fino al terribile terremoto del 1915 che quasi cancellò tutta la Marsica. In quei giorni Jørgensen si trovava a Siena e appena apprese la notizia della tragedia si precipitò nella zona colpita. Il poeta e scrittore racconterà la devastazione e le condizioni strazianti dei sopravvissuti, il lavoro eroico dei soccorritori e soprattutto “la distruzione di quei luoghi e paesaggi divenuti simboli dell’immaginario artistico di tanti pittori scandinavi”.
Questo racconto uscirà nel 1915 a Copenaghen e si deve al professor A. Bini il ritrovamento di una sua copia, con delle foto inedite, e quindi la sua pubblicazione in Italia. Ci sono descrizioni toccanti dei centri terremotati di Cappelle (“un paese completamente crollato”), di Avezzano (“si ha l’impressione di camminare nel letto asciutto di un torrente”), di Tagliacozzo (“la gente di qui è in gran parte sotto le macerie”) , di Capistrello, Civitella Roveto e Civita d’Antino che piange quaranta morti. Una toccante testimonianza opportunamente riproposta a novant’anni dal terremoto. (ar. ta.)