Aniene illustrato

DOMENICO ANTONIO PIERANTONI

Aniene illustrato

a cura di G. Giammaria, Anagni 2003, Istituto di storia e di arte del Lazio meridionale, pp. 432, s.i.p.

Ha fatto bene il Parco dei Monti Simbruini a finanziare la stampa di questo volume, assolvendo così meritoriamente ai suoi compiti istituzionali che non sono solo quelli relativi alla salvaguardia dell’ambiente ma anche quelli vòlti alla promozione della conoscenza e alla diffusione della cultura e della propria storia, quella fatta dagli uomini. In questo caso è un gesuita di Trevi nel Lazio, Domenico Pierantoni, un intellettuale “antiquario” (nel senso che utilizza prevalentemente fonti storiche antiche) di provincia molto erudito, a raccontare la storia sacra e profana della suaTreba Augusta; del fiume Aniene, delle sue inondazioni e della qualità della sua acqua; dei ponti, degli acquedotti e delle ville romane, dei paesi e castelli diruti di questo ampio territorio ad est di Roma. Questo libro (vol. XI) è il primo, tra i numerosi volumi lasciati dal Pierantoni nella raccolta “Memorie del Lazio” (un poderoso corpusdi manoscritti finora rimasto inedito) ad essere pubblicato grazie all’impegno e al difficile lavoro del professor Gioacchino Giammaria, coadiuvato da Giampiero Raspa. Solo in pochi, nel corso degli ultimi secoli, hanno avuto la fortuna di “frugare” tra questi manoscritti, di attingervi notizie, di “copiarvi” dati storicamente corretti ma anche “solenni cantonate”. Intorno a questi documenti del Pierantoni, risalenti ai secoli XVII-XVIII, s’era diffuso un alone di mistero; su questo “tesoro” o “monumento storico” era stata alimentata una curiosità spropositata al limite del “mito”. Bene, dunque, ha fatto il prof. Giammaria nell’introduzione a mettere in guardia il lettore, avvisando che quella che si pubblica è soltanto un’edizione “annotata e non critica” (essendo sparita, tra l’altro, la copia del manoscritto) e che si è proceduto solo a correggere “sviste o errori materiali” rimandando ad ulteriori ricerche “la necessità di ricostruire l’ambiente culturale, le letture e le persone incontrate, in particolare conoscere i suoi corrispondenti…e poter ricostruire la personalità” dello storico trebano. “L’Aniene illustrato” è stato scritto intorno al 1720 e per chi lo leggerà, oltre ad avere una cognizione abbastanza precisa su come era il Lazio nel Seicento, si rivelerà un giacimento ricco di notizie storiche e di curiosità. Tra queste ultime, la celebrazione che l’Autore fa delle “trotte, frutto delicato che produce l’Aniene“; l’elenco delle tremende inondazioni, da quella del 1305 fino all’ultima del 1721: “horrida et improvvisa“; il conteggio dei ponti in pietra e in legno sul fiume da Roma a Trevi; l’affermazione che l’acqua che alimenta la Fontana di Trevi a Roma non ha a che fare nulla con Trevi nel Lazio (tanto per rammentare la polemica approdata nelle aule dei Tribunali qualche anno fa). Un libro da studiare e consultare frequentemente, non di semplice lettura, utilissimo però a tutti coloro che si interessano delle vicende storiche e ambientali della Valle dell’Aniene.