Intrecci. Vittorio Todini e Castel Madama fra fascismo, liberazione e rinascita democratica

P. SALINETTI, G. TODINI

Intrecci. Vittorio Todini e Castel Madama fra fascismo, liberazione e rinascita democratica

Tivoli 2001, pp. 240, ill. b. n. nel testo, s.i.p.

E sì che è facile, abbastanza facile che la vita privata d’una persona s’intrecci con gli avvenimenti della storia e, a volte anche senza volerlo, finisca brillantemente per confondervisi. E’ quello che è successo al giovane Todini, protagonista della vita politica e culturale di Castel Madama negli anni che vanno dal Trenta a dopo la seconda guerra mondiale. Un libro interessante, ricco di documenti rintracciati nell’archivio storico comunale e in quelli privati. Un’opera nella quale “emerge un carattere della lotta politica del secondo dopoguerra del quale abbiamo perduto quasi del tutto la percezione”, scrive nell’introduzione il professor Parisella. Ma il paziente lavoro di ricerca degli Autori non si limita al solo centro castellano, esso spazia anche nella valle dell’Aniene inserendosi nel panorama più ampio della storia nazionale. I primi capitoli raccontano le vicende di Castel Madama dal 1920 al 1952, con l’occupazione delle terre, il fascismo, la resistenza, le stragi tedesche e il ritorno alla democrazia; l’ultimo l’attività culturale del Todini. Non manca, infine, un’accurata bibliografia. E’ un libro che davvero testimonia “l’impegno a trovare il proprio percorso, a tessere consapevolmente il proprio filo nella trama della storia”. Ma è anche un libro della memoria, dove compaiono toccanti testimonianze in lingua castellana dei protagonisti.