La fagiolina di Arsoli. Cinquecento anni di storia e qualità

L. DE SANTIS. La fagiolina di Arsoli. Cinquecento anni di storia e qualita’
Tip. Fabreschi, 2012 Subiaco, (cm 17×24), pp. 114, molte ill.ni a colori e b/n nel testo, s. i. p.

Questo volume, che per la materia trattata si pone senz’altro nel gotha delle produzioni editoriali specialistiche del settore, rappresenta una novità culturale di cui si avvertiva la mancanza. La ricerca approfondita e puntuale, meticolosa quanto allargata a molteplici aspetti, ha portato Luigi De Santis ad inattese scoperte e clamorose novità. Lo studio sulla “Fagiolina arsolana” – suffragato da atti, fatti, personaggi, aneddoti, storie, documentazioni, indagini scientifiche e verifiche sul “campo” – colma un vuoto di conoscenza di un argomento mai trattato finora in maniera così organica. Senza entrare nel merito della metodologia adottata, del libro ci pare opportuno sottolineare gli aspetti più propriamente connessi della storia di questo legume con quella del paese. Emerge dalla ricerca che questo prodotto agricolo “semplice e povero” è stato il sostegno nutrizionale e la fonte primaria dell’economica familiare fino ad assurgere all’attuale ruolo di pregiato e ricercato prodotto agro-alimentare. La Fagiolina, che è risultata essere una varietà pressoché sconosciuta per secoli al di fuori della cinta muraria del paese, è il simbolo di quella “cultura contadina locale” – che definirei “Arte della terra” – che gli avi hanno magistralmente tramandato e che De Santis ha fatto propria, applicandola direttamente sul campo, come si evince dalle pagine riguardanti i processi della coltivazione e la sua evoluzione nel tempo. Questa ricerca aprirà nuovi orizzonti nella conoscenza delle “cose” di Arsoli e del suo popolo. Anche per questo il libro assume una valenza culturale che ritengo vada apprezzata da chiunque auspicando anche che ogni famiglia arsolana possa vantarsi di possederne un copia. (Chiara Bruni)